Convegno AssoComPol 2025
Media and politics: Reconfiguring authority and trust
Milano | Università di Milano | 3-5 Luglio 2025
#ComPol25 News
20-01-2025 Call for abstract is open.
Media and politics: Reconfiguring authority and trust
Convegno dell’Associazione Italiana di Comunicazione Politica (AssoComPol)
Milano, 3-5 Luglio 2025
Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche | Università di Milano “Statale”
Negli ultimi anni, la comunicazione politica ha subito una profonda trasformazione, influenzata dall’innovazione mediatica, dall’evoluzione delle aspettative pubbliche e dai cambiamenti nelle dinamiche socio-politiche (Humprecht et al., 2022; Štětka & Mihelj, 2024). Le strutture tradizionali dell’autorevolezza vengono ridefinite da nuovi attori e piattaforme, che incidono su chi esercita influenza e credibilità nella sfera pubblica (Bartsch et al., 2022; Carlson, 2017). La fiducia – essenziale per i processi e il discorso democratico – è diventata un tema centrale, poiché i pubblici navigano in un ecosistema informativo frammentato e contestato. Contemporaneamente, la fiducia politica affronta sfide significative, con una polarizzazione crescente e un aumento dello scetticismo verso gli attori istituzionali. Questi sviluppi spingono a interrogarsi sulle dinamiche in evoluzione di fiducia e autorevolezza: chi viene considerato affidabile, come si costruisce e si mantiene la fiducia e come si conferisce e si legittima l’autorità nei contesti politici mediati. Esplorando questi interrogativi, è possibile comprendere meglio i meccanismi che sostengono una sfera pubblica funzionante e individuare percorsi per rafforzare la resilienza democratica in un’epoca di rapidi cambiamenti.
La fiducia nei media rappresenta una dimensione cruciale della comunicazione politica, includendo la fiducia del pubblico nell’accuratezza, equità e affidabilità dei media informativi. Come sottolineato da Strömbäck et al. (2020), la fiducia nei media influenza significativamente il modo in cui gli individui interagiscono con i contenuti mediatici, modellando i comportamenti di consumo mediatico e la formazione dell’opinione pubblica. Tsfati et al. (2022) sostengono che la ricerca debba andare oltre le nozioni generali di fiducia nei media per esplorare la fiducia tematica, ovvero come la fiducia varia in base a temi specifici e contesti. Questo approccio non solo rivela la complessità delle percezioni del pubblico, ma fornisce anche un quadro più ricco per analizzare il ruolo della fiducia nel mitigare le percezioni errate e promuovere un discorso pubblico informato. Studi recenti (Garusi e Leonhardt, 2024) propongono una comprensione processuale della fiducia, evidenziando che la costruzione della fiducia è un processo dinamico e iterativo, piuttosto che una condizione statica (vedi anche Eyal, 2024). Questa prospettiva sottolinea l’importanza di esaminare come la fiducia si sviluppi attraverso interazioni continue tra organizzazioni mediatiche e pubblico, specialmente in contesti che enfatizzano trasparenza e giornalismo costruttivo.
La legittimità e la stabilità dei sistemi democratici non dipendono solo dalla fiducia nei media, ma anche da livelli più generalizzati di fiducia politica, definita in senso ampio come la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e negli attori politici. In un’epoca di crescente polarizzazione e scetticismo istituzionale, comprendere i fattori che influenzano la fiducia politica è diventato fondamentale, e la fiducia nei media emerge come un determinante chiave in questa equazione, poiché i media rappresentano il principale canale attraverso il quale i cittadini entrano in contatto con le informazioni politiche. Come evidenziano Hanitzsch, Van Dalen e Steindl (2018), la fiducia del pubblico nei media e la fiducia politica sono profondamente intrecciate, spesso rafforzandosi o indebolendosi reciprocamente. Un calo della fiducia nei media può erodere la fiducia negli attori politici, mentre lo scetticismo verso la politica può amplificare i dubbi sulla credibilità dei media. Questa connessione sottolinea l’importanza di esaminare la fiducia come un fenomeno multidimensionale, in cui l’interazione tra media e politica plasma le dinamiche dell’opinione pubblica e l’impegno democratico.
L’autorevolezza è un concetto fondamentale per comprendere la struttura e le dinamiche del discorso pubblico. Come esplorato da Carlson (2017), l’autorevolezza rappresenta la capacità di essere riconosciuti come una fonte legittima di conoscenza o potere in un determinato contesto, spesso condizionata da norme sociali, strutture istituzionali e aspettative culturali. Nell’era digitale, l’autorevolezza giornalistica – storicamente radicata in norme professionali e prestigio organizzativo – affronta sfide significative. La democratizzazione della produzione e diffusione dell’informazione ha sconvolto le gerarchie tradizionali, costringendo il giornalismo a ridefinire continuamente la propria legittimità di fronte a una crescente competizione da parte di attori e piattaforme non tradizionali. Il lavoro di Carlson evidenzia l’importanza di considerare l’autorevolezza non come una proprietà statica, ma come un processo dinamico plasmato dalle interazioni tra giornalismo, pubblici e il più ampio ecosistema informativo.
A partire da questa prospettiva, Bartsch et al. (2024) introducono il concetto di autorità epistemica nella sfera pubblica digitale, sottolineando il ruolo della credibilità nella negoziazione delle affermazioni di verità. Il loro framework evidenzia la complessità della costruzione di autorevolezza in un panorama mediatico frammentato, in cui la fiducia deve essere guadagnata e mantenuta attraverso pubblici diversificati e talvolta polarizzati. Wahl-Jorgensen (2024) sviluppa ulteriormente questa discussione esplorando come il giornalismo imprenditoriale utilizzi la conoscenza locale per affermare la propria autorità epistemica, dimostrando le strategie evolutive impiegate dagli attori mediatici per legittimare le proprie affermazioni. Infine, Vos e Thomas (2018) sottolineano la natura discorsiva dell’autorevolezza giornalistica nell’era della “post-verità”, in cui i confini tradizionali dell’expertise sono sempre più contestati. Questi approcci evidenziano l’urgenza di analizzare l’autorevolezza come un fenomeno relazionale e contestuale, in particolare per quanto riguarda le sue implicazioni sulla fiducia pubblica e sul funzionamento del discorso democratico.
Tuttavia, nonostante la loro centralità, i concetti di fiducia nei media e nella politica e le loro interconnessioni con il “conferimento” di autorevolezza restano inesplorati in alcune aree chiave. La ricerca attuale spesso trascura la natura dinamica e relazionale della fiducia, non riuscendo a considerare adeguatamente come essa si evolva nel tempo e nei diversi ecosistemi mediatici. Inoltre, gli studi non hanno ancora integrato pienamente l’impatto delle piattaforme digitali e algoritmicamente guidate, che hanno ridefinito i confini dell’autorevolezza e della credibilità giornalistica. Diventa cruciale, quindi, sviluppare nuovi quadri concettuali che affrontino queste lacune, enfatizzando l’interazione tra fattori strutturali – come i modelli di proprietà e gli ambienti normativi – e percezioni individuali influenzate da identità, ideologia ed esperienze vissute.
A partire da questo framework, o andando oltre di esso, si incoraggia la presentazione di contributi che indaghino le tendenze legate alla fiducia e all’autorevolezza di media e politica, così come le loro interazioni nel campo della comunicazione politica. Siamo interessati sia a saggi teorici che a studi empirici, accogliendo diversi approcci metodologici e design di ricerca (quantitativi, qualitativi e mixed-method). I temi di interesse includono (ma non sono limitati a):
- Cambiamenti e tendenze legati alla fiducia nei media, nella politica, nelle istituzioni e alla loro auterevolezza, così come alle loro interazioni.
- Come un ambiente coabitato dall’intelligenza artificiale, il ruolo dei dati, delle piattaforme e degli algoritmi modellano e cambiano la fiducia nel nuovo contesto della comunicazione politica.
- Relazioni tra fiducia nei media e fiducia politica, da un lato, e fiducia nelle piattaforme dall’altro.
- Fiducia e dinamiche dell’opinione pubblica, comportamento elettorale, campagne elettorali in democrazie che affrontano una crisi di fiducia.
- Astensione elettorale: la fiducia come precondizione per la partecipazione elettorale e i processi democratici.
- Come fiducia e autorevolezza sono conferite da nuovi attori della comunicazione politica (come partiti digitali, movimenti sociali digitali e “giornalismo sociale”).
- Quali strategie applicano gli attori politici per aumentare la fiducia.
- Autorità epistemica nella comunicazione politica digitale: come l’autorità è costruita, contestata e legittimata nella sfera pubblica digitale, con un focus su attori giornalistici, politici e algoritmici.
- Approcci comparativi alla fiducia nei media e nella politica: analisi di come la fiducia e l’autorità variano tra contesti culturali, nazionali o istituzionali e delle loro implicazioni per la comunicazione politica globale.
- Attori e questioni del dibattito politico dell’UE – sovranazionale e nazionale – con un’attenzione particolare alle istituzioni dell’UE, soprattutto, ma non esclusivamente, nei contesti elettorali.
- Il ruolo della disinformazione, della polarizzazione e dell’inciviltà nelle dinamiche della fiducia: come queste influenzano la fiducia nei media, negli attori politici e nelle istituzioni, e le strategie per mitigare questi effetti.
- Percezione pubblica dell’autorevolezza giornalistica: come il pubblico valuta la credibilità e la legittimità degli attori giornalistici in un ambiente mediatico frammentato e polarizzato.
- Strategie per costruire fiducia nelle campagne politiche mediate: esplorazione di metodi innovativi utilizzati dagli attori politici per costruire e mantenere la fiducia attraverso i media tradizionali e digitali.
- Fiducia e autorità in tempi di crisi: analisi su come la fiducia nei media e nelle istituzioni politiche fluttua durante le crisi (es. pandemie, disastri naturali o instabilità politica).
- Il ruolo degli influencer e dei media alternativi nella definizione dell’autorevolezza: come i comunicatori non tradizionali (es. influencer, giornalisti cittadini) ridefiniscono l’autorità nella sfera pubblica.
- L’emergere di forme e pratiche innovative di partecipazione politica e il potenziamento della cittadinanza digitale come prodotto delle reti di fiducia online.
- Intersezionalità nelle dinamiche di fiducia: come fattori quali genere, etnia, classe e ideologia interagiscono per influenzare la fiducia nei media e nella politica.
- Sfide etiche nella costruzione della fiducia: analisi dei dilemmi etici per giornalisti, attori politici e piattaforme nella costruzione o nel mantenimento della fiducia pubblica e dell’autorità.
- Prospettive orientate al futuro su fiducia e autorità: Innovazioni concettuali e metodologiche per studiare la fiducia e l’autorità in ambienti mediatici e politici in rapida evoluzione.
Informazioni pratiche
Le proposte di paper dovranno includere: nome, affiliazione e indirizzo email, un titolo, un abstract esteso (600-800 parole, esclusi riferimenti) e la bibliografia.
Autori e autrici dovranno inoltre indicare esplicitamente (alla fine dell’abstract) se richiedono che il contributo venga considerato per la pubblicazione (dopo la conferenza) su “ComPol – Comunicazione Politica”, la rivista ufficiale dell’Associazione Italiana di Comunicazione Politica. In caso di ex aequo nelle valutazioni fornite dai referee, sarà data priorità ai contributi che hanno espresse interesse per la pubblicazione presso ComPol – Comunicazione Politica.
Informazioni utili su come scrivere l’abstract per la Conferenza annuale AssoComPol sono disponibili nella sezione “Abstract instruction” della pagina del convegno.
Scadenze importanti:
- Invio delle proposte: 21 marzo 2025
- Notifica di accettazione: 15 aprile 2025
- Consegna dei paper completi: 16 giugno 2025
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Comitato scientifico: Roberta Bracciale, Patrizia Catellani, Cristopher Cepernich, Gianpietro Mazzoleni, Marco Mazzoni, Rossella Rega, Cristian Ruggiero, Sergio Splendore, Augusto Valeriani.
Organizzatori locali: Giorgia Aiello, C.W. Anderson, Mauro Barisione, Federico Boni, Diego Ceccobelli, Giulia Giorgi, Paolo Natale, MSMC School.
Segreteria: Junio Aglioti Colombini, Alice Fubini, Antonio Martella, Melissa Mongiardo, Celeste Satta.
Media and politics: Reconfiguring authority and trust
Conference of the Italian Association of Political Communication (AssoComPol)
Milano, 3-5 July 2025
Department of Social and Political Sciences – University of Milan
In recent years, political communication has undergone a profound transformation, shaped by the interplay of media innovation, evolving public expectations, and shifting socio-political dynamics (Humprecht et. al 2022; Štětka & Mihelj, 2024). Traditional authority structures are being reconfigured as new actors and platforms redefine who holds influence and credibility in the public sphere (Bartsch et al. 2022; Carlson, 2017). Trust – essential for democratic processes and discourse – has become a central focus, as audiences increasingly navigate a fragmented and contested information ecosystem. Simultaneously, political trust faces significant challenges, with growing polarization and skepticism toward institutional actors. These developments compel us to interrogate the evolving dynamics of trust and authority: who is trusted, how trust is built and maintained, and how authority is conferred and legitimized in mediated political contexts. By exploring these questions, we can better understand the mechanisms underpinning a functioning public sphere and identify pathways for fostering democratic resilience in an era of rapid change.
Media trust represents a pivotal dimension of political communication, encompassing the audience’s confidence in the accuracy, fairness, and reliability of news media. As articulated by Strömbäck et al. (2020), media trust significantly shapes how individuals engage with and interpret media content, influencing broader patterns of media consumption and public opinion formation. Tsfati et al. (2022) argue, research must move beyond general notions of media trust to explore topical media trust—how trust varies across specific issues and contexts. This approach not only reveals the complexity of audience perceptions but also provides a richer framework for analyzing trust’s role in mitigating issuebased misperceptions and fostering informed public discourse. Recent work by Garusi and Leonhardt (2024) advocates for a processual understanding of trust, highlighting trust-building as a dynamic and iterative procedure rather than a static condition (see also the related Eyal 2024). This perspective underscores the importance of examining how trust is cultivated through ongoing interactions between media organizations and their audiences, particularly in contexts emphasizing transparency and constructive journalism.
The legitimacy and stability of democratic systems does not depend only on the media trust, but also on more generalized levels of political trust, broadly defined as citizens’ confidence in political institutions and actors. In an era of increasing polarization and institutional skepticism, understanding the factors that influence political trust has become paramount and media trust emerges as a key determinant in this equation, as the media serves as the primary conduit through which citizens encounter political information. As Hanitzsch, Van Dalen, and Steindl (2018) highlight, public trust in the media and political trust are deeply intertwined, often reinforcing or undermining one another. A decline in media trust can erode confidence in political actors, while skepticism toward politics can amplify doubts about the media’s credibility. This nexus underscores the importance of examining trust as a multidimensional phenomenon, where the interplay between media and politics shapes the broader contours of public opinion and democratic engagement.
Authority is a foundational concept in understanding the structure and dynamics of public discourse. As explored by Carlson (2017), authority represents the capacity to be recognized as a legitimate source of knowledge or power in a given context, often contingent on social norms, institutional structures, and cultural expectations. In the digital era, journalistic authority — historically rooted in professional norms and organizational prestige — faces significant challenges. The democratization of information production and dissemination has disrupted traditional hierarchies, forcing journalists to continually renegotiate their legitimacy amidst increasing competition from non-traditional actors and platforms. Carlson’s work highlights the importance of viewing authority not as a static property but as a dynamic process shaped by interactions between journalists, audiences, and the broader information ecosystem.
Building on this perspective, Bartsch et al. (2024) introduce the concept of epistemic authority in the digital public sphere, emphasizing the role of credibility in the negotiation of truth claims. Their integrative framework underscores the complexity of authority in a fragmented media landscape, where trustworthiness must be earned and sustained across diverse and sometimes polarized audiences. Wahl-Jorgensen (2024) further advances this discussion by exploring how entrepreneurial journalism leverages local knowledge to assert epistemic authority, demonstrating the evolving strategies employed by media actors to legitimize their claims. Finally, Vos and Thomas (2018) emphasize the discursive nature of journalistic authority in the “post-truth” age, where the traditional boundaries of expertise are increasingly contested. Together, these perspectives highlight the pressing need to analyze authority as a relational and contextual phenomenon, particularly in its implications for public trust and the functioning of democratic discourse.
However, despite their centrality, the concept of media and political trust, and their interconnections with conferred authority remain underexplored in key areas. Current research often overlooks the dynamic and relational nature of trust, failing to adequately account for how it evolves over time and across different media ecosystems. Moreover, studies have yet to fully integrate the impact of digital and algorithmically driven platforms, which have redefined the boundaries of journalistic authority and credibility. To advance the field, it is crucial to develop innovative frameworks that address these gaps, emphasizing the interplay between structural factors — such as ownership models and regulatory environments — and individual-level perceptions shaped by identity, ideology, and lived experience.
Starting from this framework, or also beyond this framework, we encourage the submission of papers investigating the trends linked to media trust, political trust, and authority as well as their interactions in the field of political communication. We are interested in both theoretical essays and empirical studies, and we welcome different methodological approaches and research designs (quantitative, qualitative, and mixed-methods). Issues of interest include (but are not limited to):
- Changes and trends linked to media trust, political trust, institutional trust and authority as well as in their interactions.
- How the artificial intelligence environment, the role of data, platforms, algorithms, shape and change trust in the new political communications environment.
- Relationships between media and political trust from one side and trust in platforms from the other side.
- Trust and public opinion dynamics, voting behavior, electoral campaigns in democracies facing a crisis of trust.
- Electoral abstention: trust as precondition for electoral participation and democratic processes.
- How trust and authority is conferred according to new (digital) political communication actors (such as digital parties, social digital movements as well as “social journalism”).
- Which strategy apply political actors to increase trust.
- Epistemic authority in digital political communication: How authority is constructed, contested, and legitimized in the digital public sphere, with a focus on journalistic, political, and algorithmic actors.Distrust and communication strategies for gaining consensus from parties and movements of the radical sovereignist Right-Wing in Europe, especially from a Comparative Perspective (e.g., RN in France, AfD in Germany, FPÖ in Austria, Vox in Spain).
- Comparative approaches to media and political trust: Examining how trust and authority vary across cultural, national, or institutional contexts and their implications for global political communication.
- Actors and issues of the EU – supranational and national – political debate, with a particular focus on EU institutions, especially, though not exclusively, in electoral contexts.
- The role of misinformation, disinformation, polarization as well as incivility in trust dynamics: How affect trust in media, political actors, and institutions, and strategies to mitigate these effects.
- Public perception of journalistic authority: How audiences evaluate the credibility and legitimacy of journalistic actors in a fragmented and polarized media environment.
- Trust-building strategies in mediated political campaigns: Exploring innovative methods used by political actors to build and maintain trust through traditional and digital media.
- Trust and authority in times of crisis: Investigating how trust in media and political institutions fluctuates during crises (e.g., pandemics, natural disasters, or political instability).
- The role of influencers and alternative media in shaping authority: How non-traditional communicators (e.g., influencers, citizen journalists) redefine authority in the public sphere.
- The emerging of innovative forms and practices of political participation and the empowerment of digital citizenship as a product of online trust networks.
- Intersectionality in trust dynamics: How factors such as gender, race, class, and ideology interact to influence trust in media and politics.
- Ethical challenges in fostering trust: Analysing ethical dilemmas for journalists, political actors, and platforms in building or maintaining public trust and authority.
- Future-oriented perspectives on trust and authority: Conceptual and methodological innovations for studying trust and authority in rapidly evolving media and political environments.
Useful information
Paper proposals should include: name, affiliation, and email address, a title, an extended abstract (600/800 words excluding references), and bibliographical references.
Authors should also explicitly indicate whether they request the paper to be considered for publication (after the conference) in “ComPol – Comunicazione Politica”, the flagship journal of the Italian Association of Political Communication. In the case of ex aequo in the evaluations provided by referees, priority will be given to authors who have expressed interest for publication on ComPol – Comunicazione Politica.
Useful information on how to write an abstract for AssoComPol conferences can be found in the section “Abstract instructions”
Relevant deadlines:
- Deadline for submission of proposals: March 21
- Notification of acceptance: April 15
- Full papers must be submitted by June 16 in the conference paper room (accessible by login)
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Scientific Committee: Roberta Bracciale, Patrizia Catellani, Cristopher Cepernich, Gianpietro Mazzoleni, Marco Mazzoni, Rossella Rega, Cristian Ruggiero, Sergio Splendore, Augusto Valeriani.
Local organizers: Giorgia Aiello, C.W. Anderson, Mauro Barisione, Federico Boni, Diego Ceccobelli, Giulia Giorgi, Paolo Natale, MSMC School.
Secretary: Junio Aglioti Colombini, Alice Fubini, Antonio Martella, Melissa Mongiardo, Celeste Satta.
Abstract Instructions
Read the Call for abstracts accurately. In particular, pay attention to the word limit (600/800 words) and take note of the abstract submission deadline (March 21, 2025): you have to respect these key requirements.
>Abstract submission form<
Note: only the first author will be notified of the successful submission of the abstract.
1. Indications
You have few lines to convince the conference committee that your work is interesting, that it makes a fresh contribution to scholarship, and that your argument stands up. In order to fulfil this objective, organise your abstract in the following section:
- What the problem is and why people should care: Introduce the context of your study, including the particular issue or question your study responds to. Use this section to set up the context of your study and demonstrate that your question or issue is interesting and worth answering.
- How do you assess the problem: Indicate the purpose and objective of your research, and eventually the hypotheses that you have tested.
- Which method do you follow: Outline your project, explain the theoretical or practical techniques you employed, describe the data you used (e.g. study population, study period, data collection process) and the methods of analysis followed in order to answer the questions you have outlined in the previous section. If your paper is an argument, remember to establish the steps you go through to get to the final point.
- What are your results: present as clearly and in as much detail as possible the findings / outcome of your study. Please summarize any specific results.
- How does your work affect the discipline (and why people should listen to you): explain the significance of your findings / outcomes, discuss briefly the future implications of the results. In this section you need to convince the reader that your research is significant and that you deserve the time to present it.
Pay attention to include all this information by respecting the word limits. Do not write an abstract much shorter than what you can: it won’t stand up well against other abstracts that are using all the words at their disposal to make a convincing argument.
2. The proposal’s Must Haves
An abstract proposal consists of:
- Title
- Author list (please indicate the affiliation and the institutional mail address of each author)
- The abstract text (600/800 words)
- Bibliographical references
- 3 keywords
3. The title: be short, be informative!
A good abstract title is short, specific, representative and informative. The title should summarize your abstract without going into excessive details. Describe the topic clearly, including, for example, the country and issue of the research.
A good title helps the reviewers categorize your abstract, and if accepted, it may help conference delegates find your session.
4. Ongoing research? Submit or not submit, that is the question
Abstracts are intended to present scientific studies, research, programs, policies, etc. highlighting both the methods or description and results or recommendations. If you are describing a study that is still in the planning stage, it would not be suitable for an abstract submission, unless the method that you will use is, for instance, of particular scientific interest. However, if your study is currently ongoing and you only have preliminary data, but it seems relevant or significant, please submit the abstract.
5. Last but not least: the selection procedure
All submitted abstracts will go through a blind peer-review process carried out by an international review committee. Each abstract will be reviewed by at least two reviewers. The Scientific Committee makes the final selection of abstracts to be included in the conference program.
>Abstract submission form<
Coming soon.
Coming soon.
Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche | Università di Milano | Via Conservatorio, 7 – Milano
Non-soci – Non-members
L’iscrizione al convegno annuale 2024 per coloro che non sono soci/e dell’Associazione, o che non hanno rinnovato l’iscrizione per il 2024, ha un costo di 40 euro che si può saldare utilizzando PayPal. L’iscrizione deve effettuarsi entro il 15 maggio.
The registration fee for non-members of the Association (or that have not renewed their yearly membership yet) is Euro 40. (There is time to pay for the 2022 membership until the 15th of May). The non-members are kindly requested to register here:
[Coming soon]
PhD and Postodoctoral students/fellows
See Junior ComPoler section
Dottorand*, borsist* e assegnist* di ricerca saranno esentati dal pagamento della quota di iscrizione al Convegno. Sarà comunque necessario registrarsi per segnalare la propria partecipazione entro il 15 maggio.
Doctoral students and postdoctoral fellows are exempt from payment of the registration fee of the Conference. Registration will still be required to notify your participation at the Conference until the 15th of May.
[Coming soon]
Soci – Members
I soci in regola con l’iscrizione 2024 possono registrarsi al convegno cliccando sul seguente pulsante e inserendo le proprie credenziali MyComPol entro il 15 maggio.
The regular members are kindly requested to register here until the 15th of May:
[Coming soon]
Social Dinner
Coming soon.
Coming soon.
Award for “Best paper by a junior researcher” at the AssoComPol conference
The award for “Best Paper by Junior Researcher” is given to the best paper presented at the Italian Political Communication Association Annual Convention (by members and non-members).
Committee
The judging committee will consist of three scholars relevant to the field appointed by the association’s Board of Directors. The committee will make comments to direct the construction of the paper and, in the case of meritorious contributions, may send it to the attention of the journal ComPol.
Criteria for application:
- Original paper accepted and presented at the annual conference of the Association;
- Author or co-author must be a junior researcher (Ph.D. student or up to 6 years post-doctoral).
Application must be received within two months after the end of the conference at the association’s e-mail address (segreteria[at]compol[dot]it) and must contain:
- A title page with Title, abstract, 5 keywords, last name, first name, affiliation of author*, link to institutional profile or doctoral thesis (if already discussed);
- Anonymized paper (max 7000 words including bibliography);
- Url to institutional profile or doctoral dissertation.
Prize
The prize will be awarded on the days of the conference in the year following the paper presentation. The prize consists of:
- A plaque “Best paper by junior researcher” year 2024
- One-year membership in the Italian Political Communication Association
- Bonus books from il Mulino worth 200 euros.
The winner will be announced on the Association’s website www.compol.it and its social media accounts.
Fondo Junior ComPoler
Per il convegno #ComPol25 di Milano (3-5 luglio), dottorand*, borsist* e assegnist* di ricerca saranno esentati dal pagamento della quota di iscrizione al Convegno. Sarà comunque necessario registrarsi per segnalare la propria partecipazione.
L’esenzione è resa possibile dalla sensibilità del curatore, prof. Gianpietro Mazzoleni, e delle autrici/autori del Manuale “Introduzione alla Comunicazione Politica” edito da il Mulino nel 2021, che hanno deciso di devolvere i proventi dei diritti d’autore del volume al supporto finanziario dei giovani sotto i 35 anni, anche non soci dell’Associazione Italiana di Comunicazione Politica, che si vogliono avvicinare o che sono nelle fasi iniziali dell’impegno e della ricerca nei vari campi della comunicazione politica.
English version
For the #ComPol25 conference in Milan (3-5 July), doctoral students and postdoctoral fellows are exempt from payment of the registration fee of the Conference. Registration will still be required to notify your participation at the Conference.
The exemption is made possible by the sensitivity of the editor, Prof. Gianpietro Mazzoleni, and the authors of the Handbook “Introduction to Political Communication” published by il Mulino in 2021, who have decided to donate the proceeds from the volume’s royalties to financial support for young people under 35 years old, including non-members of the Italian Political Communication Association, who want to approach or are in the initial stages of research in the various areas of political communication.
Complete list of the authors
Gianpietro Mazzoleni, Lorenzo Mosca, Augusto Valeriani, Sergio Splendore. Federico Boni, Franca Roncarolo, Giuliano Bobba, Marco Cacciotto, Cristopher Cepernich, Roberta Bracciale, Alice Mattoni, Andrea Ceron, Elena Pavan, Luigi Di Gregorio.